Il ruolo del Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP) è fondamentale per garantire la sicurezza e la salute dei lavoratori all’interno di un’azienda. Il RSPP ha il compito di individuare i rischi presenti sul luogo di lavoro, elaborare piani e programmi per la prevenzione degli incidenti e delle malattie professionali, nonché promuovere l’informazione e la formazione in materia di sicurezza. Secondo quanto stabilito dal Decreto Legislativo 81/2008, il datore di lavoro può ricoprire anche il ruolo di RSPP solo se possiede determinati requisiti. In particolare, egli deve avere una conoscenza specifica dei rischi connessi all’attività svolta dall’azienda e delle relative normative in materia di sicurezza sul lavoro. Inoltre, deve aver frequentato un corso abilitante organizzato da un ente accreditato. Tuttavia, è importante sottolineare che questa possibilità è limitata a determinate condizioni. Innanzitutto, il datore di lavoro può assumere anche temporaneamente le funzioni del RSPP solo nel caso in cui l’azienda occupi meno di quindici lavoratori o sia presente un numero inferiore a dieci dipendenti contemporaneamente in cantiere o sede distaccata. Inoltre, sarà necessario che egli si dedichi esclusivamente alle mansioni previste dal ruolo del RSPP durante l’orario lavorativo. La scelta del datore di lavoro come RSPP comporta una serie di responsabilità aggiuntive. Egli dovrà garantire l’effettiva attuazione delle misure di prevenzione e protezione, nonché coordinare le attività dei preposti alla sicurezza e dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza (RLS). Inoltre, sarà tenuto ad effettuare periodiche verifiche sullo stato della sicurezza aziendale e a redigere il Documento di Valutazione dei Rischi (DVR). È importante sottolineare che ricoprire contemporaneamente il ruolo di datore di lavoro e RSPP può comportare un conflitto di interessi. Infatti, il datore di lavoro potrebbe essere tentato a privilegiare gli aspetti economici rispetto alla sicurezza dei lavoratori. Per questo motivo, è fortemente consigliato che l’azienda nomini una persona esterna come RSPP per garantire maggiore indipendenza ed imparzialità. In conclusione, il datore di lavoro può ricoprire il ruolo di RSPP solo se possiede i requisiti previsti dalla normativa vigente e solo in alcune situazioni specifiche. Tuttavia, è preferibile affidare questa figura ad un professionista esterno per garantire la massima tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori all’interno dell’azienda.
Quando il datore di lavoro può ricoprire il ruolo di RSPP?